06
Mar

Pescando nel grande "O".

Di

Michele Fanfani

2023 February 08-10  

MLF Tackle Warehouse Invitational, Stop 1

Clewiston, FL

Reportage

Per iniziare bene questa stagione di pesca che si presenta molto intensa Jacopo ha scelto il lago Okeechobee. Questo meraviglioso specchio d’acqua, quasi al centro della Florida, presenta una superficie di circa 1890 km² ed è il terzo lago d'acqua dolce più grande degli Stati Uniti.

Il nome Okeechobee proviene dalla lingua dei nativi americani e significa semplicemente «Grande Acqua» (da oki‚ «acqua», e chubi‚ «grande»). Mentre nel gergo attuale invece è spesso chiamato “The big O”.

In prova Jacopo aveva avuto buoni risultati pescando veloce a Chatterbait e Swimmjig e addirittura ottimi pescando su una struttura di rocce con un deep crank.

Ma il primo giorno di gara (Day 1), come spesso succede negli States, le condizioni meteo sono risultate poi diverse rispetto ai giorni di prova.

Con l’aumento della temperatura esterna, anche l’acqua del lago era cambiata e grandi masse di acqua torba e sporca si spostavano in balia del forte vento.

Il pesce in queste condizioni, forse per la mancanza di ossigeno, aveva quasi bloccato ogni attività.

Infatti nello spot con le rocce che aveva reso bene in prova, l’acqua era molto sporca, impossibile da pescare con il crank…

Però Jacopo si accorge che comunque nel sottoriva c’è attività e cambiando approccio inizia a prendere qualche pesce interessante lanciando una montatura Texas leggera proprio a ridosso della sponda, dove probabilmente qualche femmina era già in frega.

Esaurite le potenzialità di questo spot, Jacopo si sposta dentro un canaletto “residenziale” (cioè vicino a delle abitazioni) che in prova aveva reso bene.

Qui l’acqua non essendo sporca lasciava buone possibilità di cattura con una tecnica che Jacopo ha raccontato così: “ Per avere le mangiate migliori dovevo lanciare nel sottoriva in corrispondenza di alcuni ostacoli, come rami o radici sommerse, lasciare che la montatura si incagliasse un po’ e iniziare a scuotere ripetutamente l’esca… a quel punto reagivano i pesci più grossi.”

In questo modo Jacopo si assicura alcuni pesci di taglia importante, da 5 a quasi 7 libbre circa, che gli consentono di portare in pesatura 26-11 libbre e posizionarsi felicemente al secondo posto di giornata.


Nel Day 2

Confortato dal risultato del primo giorno Jacopo non cambia approccio né tecnica e ripete più o meno la pesca già sperimentata con successo.

Probabilmente a causa del fatto che gli spot risultassero già un po’ troppo battuti, Jacopo non riesce neanche a completare la quota e porta in pesatura 4 pesci per 11-5 libbre.

Nonostante ciò mantiene una buona posizione in classifica e passa la terzo giorno di gara.

Visto l’andamento dei due primi giorni, nel Day 3 Jacopo è stato quindi obbligato a cambiare radicalmente approccio.

Nel primo spot di giornata riesce a catturare molto, ma tutti pesci (maschi) di piccola taglia.

Nel secondo, uno specchio d’acqua piuttosto ristretto, ma con un grande erbaio, incontra un grande del bassfishing americano, il famoso Paul Elias. E con lui altre barche in gara…

Per non disturbare troppo la pesca altrui, ma anche confidando nel fatto che nelle zone centrali di questo spot probabilmente i pesci erano stati parecchio battuti e spaventati, Jacopo comincia a pescare al lati.

Anche in questo caso Jacopo ha dovuto fare delle scelte particolari per catturare pesci importanti che descrive così: “Pescando con una Chatterbait, tecnica che mi  piace molto e che si adattava perfettamente a quello spot ricco di vegetazione, ho scelto un modello completamente mimetico colorato green pumpkin. In questo modo, strattonando la Chatter fuori dagli erbai provocavo una vibrazione violenta che il pesce percepiva, ma non vedeva esattamente, così da mangiare con più risolutezza.”

Alla fine del tournament Jacopo può ritenersi soddisfatto con 61-13 libbre totali si aggiudica il 5° posto e 17,000 dollari di vincita.

Certamente il secondo posto del Day1 ci aveva illusi un po’ tutti, compreso Jacopo, ma sicuramente la stagione non è partita male neanche così.


Attrezzatura usata.

Per la pesca leggera a Texas rig Jacopo ha usato una canna da casting 13 FISHING ENVY 7’6” piedi Extra Fast da 1, ¼ oz. A cui abbinava un mulinello da casting CONCEPT C2 con capacità di recupero di 8,3:1, su cui ha montato una treccia Sufix 832 da 50 libbre ed un finale in Fluorocarbon Sufix Advance da 20 libbre.

La montatura era composta da un piombo a proiettile da 3/16 oz., un amo BKK Chimera del 3.0 innescato con la Freaky Craw di Molix o in alternativa una pencil bait da 5”.

Per la pesca a Chatter: canna casting 13 FISHING “Nuovo Proptotipo” 7’4” piedi da 3/oz.,  abbinata ad un mulinello casting CONCEPT C2 che montava un Fluorocarbon Sufix Advance da 17 libbre.

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Autore

Michele Fanfani
Michele, 60 anni, fiorentino come Jacopo, lo ha seguito durante tutte le fasi del suo percorso sportivo in Italia e lo ha accompagnato in America per iniziare la carriera da professionista. Ha ottenuto diversi successi pescando in coppia con Jacopo, ma soprattutto ha ideato e realizzato il magazine italiano Bassfishing e la pubblicazione “I segreti del bassfishing”. Attualmente segue Jacopo costantemente ed è ideatore e amministratore del Fans Club “Curva Gallelli”.