04
Apr

Pickwick Lake, ritorno a Florence.

Di

Michele Fanfani

Tournament report

 

E’ sempre un po’ strano per chi è nato a Firenze, in Italia, come Jacopo, tornare nelle vicinanze della ridente cittadina di Florence in Alabama. Anche se in realtà questa gara del circuito Phoenix Bass Fishing League (MLF) è partita da Iuka in Mississippi e si è svolta su una diga sul fiume Tennessee… Ma Jacopo conquistò la storica partecipazione al Classic proprio in queste acque, ed è quindi logico ricordarlo con una certa emozione. Tornando comunque alla gara, Jacopo ci ha raccontato che in prova aveva selezionato 3 spot principali, con caratteristiche diverse che gli avevano dato buoni risultati ed è quindi con questa strategia che ha iniziato la gara. Il primo spot su cui ha pescato era quello che poteva essere il più promettente ed era situato a ridosso della diga di Pickwick in prossimità di una chiusa. Qui grazie agli spostamenti delle acque si muovevano banchi di pesce foraggio che venivano cacciati da discreti esemplari di largemouth. Ma quando è arrivato sullo spot ha trovato diverse barche che partecipavano ad un’altra gara in contemporanea con quella di Jacopo. Ha quindi cercato di trovare uno spazio per pescare, ma si è dovuto allontanare un po’ cercando del pesce interessante con il Livescope. Fortunatamente ha trovato diversi pesci ed è riuscito, pescando finesse, in meno di un’ora a catturare 4 keeper (più alcuni non-keeper) per circa 9 libbre. Poi però lo spot era troppo frequentato e ha deciso di spostarsi verso il secondo che distava solo circa 500 metri dal primo. Si trattava di una punta secondaria all’interno di un creek dove aveva trovato in prova diversi pesci in stato di “staging” pre-frega. Ma anche qui c’erano già almeno 10 bassboat che battevano esattamente i punti che Jacopo aveva trovato… Che fare dunque? Visto che la maggior parte dei garisti stava pescando con un certo approccio Jacopo ha provato a diversificare la presentazione lanciando un crank per suscitare una decisa reazione su pesci già abbondantemente disturbati dalle altre barche e non reattivi alla pesca finesse. In questo modo è riuscito ad avere diverse mangiate, ma di non-keeper ed il più grande che aveva agganciato, purtroppo non è riuscito a portarlo in barca. C’è anche da dire che la giornata non è stata delle più facili perché il vento forte, con raffiche fino a 40 miglia orarie, oltre alle onde alte anche 5’, aveva provocato un considerevole intorbidimento di svariate zone del lago riducendo le possibilità di pesca. Tanto che anche nel terzo spot, che presentava un pattern di erbai in acqua abbastanza bassa e numerosi banchi di pesce foraggio in frega, Jacopo non ha ritrovato le favorevoli condizioni che aveva trovato in prova. Nonostante ciò ha voluto crederci e pescando con un lipless ha in effetti fatto diverse catture anche se non significative. Mentre una più interessante, di un pesce da 3 libbre, in contemporanea con il suo co-angler, che ne aveva agganciato uno da 4 -1/2 libbre, tanto che Jacopo li ha salpati con lo stesso colpo di guadino. Mentre le condizioni meteo peggioravano Jacopo ha deciso di rientrare pensando di non aver fatto una quota interessante. Ma in realtà la gara si è rivelata difficile per tutti i contenders e con 12-04 libbre Jacopo si è posizionato al 23° posto su 150 imbarcazioni partecipanti. Condividendo la posizione con il famoso pro Justin Atkins (già vincitore di una Forrest Lee Wood Cup nel 2017 e residente proprio a Florence) e dividendo con lui anche l’assegno di 254 dollari previsto. Attrezzatura usata. Per la pesca finesse: canna spinning 13 FISHING ENVY 2, lunga 6’10” da 3/8oz. ad azione Extra-fast. Sul mulinello il trecciato Sufix X8 da 15 libbre ed un finale in Fluorocarbon Sufix Advance da 8 libbre. Montatura Neko rig con un amo BKK Predator W.G. misura 1/0 e l’esca in gomma insertata con 3/64oz. per sfruttare il lento affondamento e le mangiate in caduta. Per la pesca a crank: canna casting 13 FISHING ENVY 2, lunga 7’1” da ¾ oz. ad azione Regular. Mulinello casting CONCEPT C2 con capacità di recupero di 6,8:1 caricato con Fluorocarbon Sufix Advance da 10 libbre. Per la pesca a Lipless: canna casting 13 FISHING ENVY 2, lunga 7’4” da ¾ oz. ad azione Moderate-fast. Mulinello casting CONCEPT C2 con capacità di recupero di 7,5:1 caricato con Fluorocarbon Sufix Advance da 14 libbre.

Per la pesca finesse: canna spinning 13 FISHING ENVY 2, lunga 6’10” da 3/8oz. ad azione Extra-fast. Sul mulinello il trecciato Sufix X8 da 15 libbre ed un finale in Fluorocarbon Sufix Advance da 8 libbre. Montatura Neko rig con un amo BKK Predator W.G. misura 1/0 e l’esca in gomma insertata con 3/64oz. per sfruttare il lento affondamento e le mangiate in caduta. Per la pesca a crank: canna casting 13 FISHING ENVY 2, lunga 7’1” da ¾ oz. ad azione Regular. Mulinello casting CONCEPT C2 con capacità di recupero di 6,8:1 caricato con Fluorocarbon Sufix Advance da 10 libbre. Per la pesca a Lipless: canna casting 13 FISHING ENVY 2, lunga 7’4” da ¾ oz. ad azione Moderate-fast. Mulinello casting CONCEPT C2 con capacità di recupero di 7,5:1 caricato con Fluorocarbon Sufix Advance da 14 libbre.

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Autore

Michele Fanfani
Michele, 60 anni, fiorentino come Jacopo, lo ha seguito durante tutte le fasi del suo percorso sportivo in Italia e lo ha accompagnato in America per iniziare la carriera da professionista. Ha ottenuto diversi successi pescando in coppia con Jacopo, ma soprattutto ha ideato e realizzato il magazine italiano Bassfishing e la pubblicazione “I segreti del bassfishing”. Attualmente segue Jacopo costantemente ed è ideatore e amministratore del Fans Club “Curva Gallelli”.