05
Mag

Avventure e disavventure in prima persona.

Di

Michele Fanfani

Questa la raccontiamo così, in prima persona, perché rende molto meglio l’idea di quello che è incredibilmente successo sul lago Chickamauga (Tenn.) per le Toyota Series di MLF.

“Ero già stato su questo lago nel 2019 per un Bassmaster Open e non avevo ottenuto un gran bel risultato, 75° su oltre 200 concorrenti. Neanche poi malissimo.

Mi ripresento così confidando sul fatto che in questi ultimi anni di professionismo ho migliorato molto il mio approccio alle gare americane.

La situazione generale del pesce in questo momento della stagione però non era molto facile da decifrare con la popolazione di bass che si divideva tra pre-frega, frega e post-frega. E a mescolare ancora le carte in tavola ecco una bella perturbazione fredda condita da piogge abbondanti che certamente i pesci avevano sentito.

Prove ufficiali

Parto comunque nel primo giorno di prova alla ricerca di zone che presentassero un po’ tutte e tre le situazioni, o almeno avessero pattern diversi, ma ravvicinati. Giro quindi molto per il lago, che non è certo piccolo, e alla fine individuo uno spot con un erbaio interessante in acqua bassa posizionato vicino ad una zona di acqua più profonda. Provo qualche lancio e catturo 2 keeper. Bene così e riparto alla ricerca di altro. E continuando a pescare su pattern in acqua bassa catturo diversi pesci, ma tutti sotto la misura minima. Praticamente tutti esemplari maschi piccolotti e nessuna femmina più grande.

Con queste informazioni, nel secondo giorno di prova, mi sposto decisamente verso una diversa zona del campo-gara dove avrei potuto trovare pattern a me più consoni. Ed infatti cancellando la preoccupazione di prendere solo pesci piccoli ecco arrivare una cattura importante: una femmina da 3 libbre e mezzo circa che mi fa ben sperare.

Ma succede qualcosa che spezza subito questa buona sensazione…

As I depart for the launch, my motor seizes up while the boat is on full plane. I can’t understand what might have happened, but the outboard won’t restart. Being fairly close to the ramp, I decide to return with my trolling motor. Thanks to the amazing efficiency of my Reylon batteries, I cover the eight miles that separate me from the launch. If you’ve ever tried it, you know it’s not easy loading the boat on the trailer without a motor! You’ve got to get in the lake……With some effort I manage to trailer my Phoenix.

Purtroppo in queste gare del circuito Toyota Series non c’è il Service della Mercury, decido quindi di provare a risolvere il guaio al Service della Phoenix. Ma per i tecnici intervenuti non si tratta di un problema di barca, ma solo di motore, probabilmente legato all’uso del Trim.

Il giorno seguente non mi resta che provare di nuovo a scendere in acqua. Resto comunque abbastanza vicino alla rampa e anche senza catturare nulla di rilevante stimo che il posto possa avere un buon potenziale se pescato nel modo giusto. Poi durante uno spostamento il motore a scoppio si ferma di nuovo. Fortunatamente sono vicino alla rampa e mi tocca solo di nuovo fare il bagno, ma poi ho la barca sul carrello. E siccome il motore si ferma quando uso il Trim mi chiedo se non usandolo possa comunque muovermi e pescare in sicurezza…

Scendo in acqua così anche per il quarto ed ultimo giorno di prova pensando che manipolando i cavi del Trim possa evitare di bruciare il fusibile, come sta succedendo ripetutamente. E per un po’ in effetti funziona e riesco a pescare per qualche ora, anche se senza grandi risultati. Ma a circa 6-7 miglia dalla rampa sono di nuovo fermo… Forse si tratta di qualcosa di più grave che interagisce comunque con l’uso del Trim, ma devo comunque riuscire a pescare un po’ per capire cosa fare in gara, se mai riuscirò a partecipare!

Utilizzo così il tempo rimanente per fare una quota di prova veramente misera, ma pur sempre quota. Mi è quindi chiaro che i pesci più belli, per quello che ho potuto provare di persona, stavano più sull’erbaio del primo giorno che in acqua più fonda. Poi nel tentativo di rientrare di nuovo con il solo motore elettrico ad un solo miglio dalla rampa esaurisco anche le batterie… Ringrazio davvero Chris, un boater di passaggio, che vedendomi in difficoltà mi ha trainato fino alla rampa. Dove immancabilmente ho fatto il terzo bagno e con l’aiuto del mio co-angler di giornata, a spinta, riporto la barca sul carrello.

Allora… Se i pesci migliori che ho trovato stazionano in quell’erbaio devo poterci arrivare e mi serve assolutamente che il motore a scoppio non abbia problemi. Nel giorno di riposo prima della gara decido quindi di farmi allegramente 600 miglia tra andata e ritorno per portare la barca al Freedom Marine Center a Guntersville e sperare che si possa fare qualcosa.

Purtroppo, anche se i ragazzi di Freedom ci lavorano tutto il giorno, a fine serata in problema non è completamente risolto. Forse il motore potrebbe andare bene, ma non ne sono sicuri al 100% perché l’elettronica di questi nuovi propulsori è sempre molto complessa. Torno a Dayton sul Chickamauga senza alcuna certezza, ma deciso a non mollare l’osso. Questa gara mi serve per fare punteggio e rientrare nel Championship sul Table Rock Lake a novembre!

Gara

Il giorno dopo, per il DAY1, appena messa la barca in acqua sento che il motore non gira come dovrebbe… non è un bel segnale, ma decido di rischiare e sotto una pioggia battente corro sull’erbaio del primo giorno di prova. Fortunatamente ci arrivo intatto e mi posiziono strategicamente in modo da occupare la zona buona di lancio restando ancorato sul posto, in acqua bassa.

E’ una buona scelta perché dopo poco metto nel livewell un pesce da 2 libbre e mezzo pescando con una swimmbait di gomma. Essdendo fermo però devo continuamente ruotare le tecniche e le esche e con la montatura drop-shot catturo in breve tempo altri 2 keeper. Poi il mio co-angler cattura un pesce a lipless e mi decido ad imitarlo. Effettivamente funziona e aggiungo ancora un bel pesce da circa 4 libbre. 

Proseguo nell’alternanza delle presentazioni e ne perdo uno forse belloccio ancora a drop e poi chiudo la quota con il 5° pesce. Sono le 9 di mattina e ho una quota di 10 libbre circa. Devo insistere e migliorare, decido quindi di rischiare ancora e mi rimetto in moto. Ma immancabilmente, quando sono ancora a 25 miglia dalla partenza il motore si spenge di nuovo.

Cha faccio adesso?

Ho una quota decente che mi può consentire di andare avanti anche il giorno dopo, posso pescare ancora qualche ora e poi abbandonare la barca nelle mani del mio co-angler e farmi trasportare fino alla pesatura da qualche altra barca in gara… ma poi in qualche modo devo riuscire a riportare la barca indietro.

Posso invece chiamare il servizio di traino fornito dall’organizzazione, che serve proprio in queste occasioni, e farmi riportare in pesatura con la barca e i pesci stimando che per il rientro servano circa 3 ore di navigazione.

Scelgo la seconda opzione, ma fisso per l’appuntamento verso le 12 in modo che possa pescare ancora un po’ in questa zona. Riesco a prendere così un bass sottomisura e un secondo più belloccio purtroppo mi si infila nell’erbaio e si pianta lì.

La trainata è lunga, ma arriviamo in zona pesatura (che tra l’altro non è proprio vicina alla rampa di alaggio…) ancora con un po’ di tempo per pescare.

L’area è caratterizzata da pontili in acqua bassa, cambio approccio quindi e provo con la montatura neko. E con questa tecnica che mi piace molto sfilo ben presto dall’acqua una bella femmina da 3 libbre circa portando la quota a 11-06 libbre. Che piacevole sorpresa nel vedere poi che con la mia quota sono al 43° posto!

Non pensavo di aver fatto granché, ma il lago si era dimostrato veramente difficile per tutti…

Devo poi ovviamente ringraziare Ken che ha avuto la buona volontà di trainarmi dalla pesatura alla rampa che dista circa 4 miglia. Ma poi, dopo diverse peripezie per recuperare auto e carrello, grazie a Jade, mi sono fatto il solito bagno e mi sono sentito… fortunato.

Parto nel DAY2 con una sola certezza: non posso andare lontano. E questa volta non provo nemmeno ad usare il motore a scoppio, rimango alla partenza.

Mi ero comunque accorto in prova che l’area poteva anche tenere pesci interessanti se pescati nel modo giusto. Ci credo e pesco convinto a neko rig.

Però dopo due ore sono a zero…disperazione! Mi basterebbe una quotina per stare nei 100 e accedere al Champioship.

Mi ero comunque accorto in prova che l’area poteva anche tenere pesci interessanti se pescati nel modo giusto. Ci credo e pesco convinto a neko rig.

Così va meglio. Nel frattempo il meteo peggiora, ma sembra dare una smossa ai pesci. Non mi resta che cambiare ancora approccio e tentare con un’esca di reazione. Sempre vicino all’ennesimo pontile lancio un jerck e catturo subito un bel pesce da circa 4 libbre e mezzo. Ci siamo! Con questo peso dovrei accedere al Champioship.

Ma non mollo ancora, non potendo cambiare rapidamente zona devo alternare le presentazioni in modo da stuzzicare a fondo i pesci presenti. Riprovo a neko e catturo ancora fino a completare la quota con 12-10 libbre. E sono 32°!

Un risultato davvero insperato, ma soprattutto frutto della voglia di chiudere questa gara che mi ha messo di fronte a tante di quelle difficoltà da far vacillare anche il professionista più duro.

Si potrebbe dire dunque: “Per aspera ad astra”, attraverso le asperità fino alle stelle.

Attrezzatura usata:

Per la Soft Swimmbait

13 FISHING ENVY casting rod, length 7’6” , 3/8 – 1 ¼ oz. Medium Heavy with extra-fast action.

CONCEPT C2 casting reel with 7:5:1 ratio, loaded with with Sufix Fluorocarbon 14 lb test.

Hook: BKK Titan Diver Plus rigged with a 5” swimbait.

Per la montatura Neko

13 FISHING ENVY BLACK III spinning rod, length 6’10”, 1/8 – 3/8oz. with Fast action.

Reel loaded with Sufix X8 trecciato 15 lb. test and a Fluorocarbon Sufix Advance 10 lb. leader.

Hook: BKK Predator W.G. #1 tipped with a 5” worm and inserted 1/32 oz weight.

Per il Lipless

13 FISHING ENVY 2 casting rod, length 7’4”, 1/4 – ¾ oz. with Moderate-fast action.

CONCEPT C2 casting reel with 7,5:1 ratio, loaded with Fluorocarbon Sufix Advance 14 lb. test

Per la montatura a drop-shot

13 FISHING ENVY spinning rod, length 6’10”, 1/8 – 3/8 oz. with Extra-fast action.

Spinning reel loaded with Sufix X8 trecciato 15 lb. test and Fluorocarbon Sufix Advance leader, 10 lb. test.

Piombo da 3/16oz. in tungsteno.

Hook: BKK Siren 1 model tipped with a 4” worm.

Per il Jerk

13 FISHING ENVY casting rod, length 6’8”, ¼ – 5/8 oz. fast action

CONCEPT C2 baitcaster with 6,8:1 ratio, loade diwth Fluorocarbon Sufix Advance 12 lb. test.

(Traduzioni: Henry Veggian)

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Autore

Michele Fanfani
Michele, 60 anni, fiorentino come Jacopo, lo ha seguito durante tutte le fasi del suo percorso sportivo in Italia e lo ha accompagnato in America per iniziare la carriera da professionista. Ha ottenuto diversi successi pescando in coppia con Jacopo, ma soprattutto ha ideato e realizzato il magazine italiano Bassfishing e la pubblicazione “I segreti del bassfishing”. Attualmente segue Jacopo costantemente ed è ideatore e amministratore del Fans Club “Curva Gallelli”.