09
Ago

Report Mississippi

Di

Michele Fanfani

Mercury Stop 6 Mississippi River

Tackle Warehouse Invitationals

La Crosse, WI

Jul 25 – 27, 2023

Preambolo

Per l’ultima puntata del Tackle Warehouse Invitationals 2023, Jacopo è presentato alla gara con buone sensazioni, grazie ai risultati ottenuti nelle stagioni precedenti e alla confidenza che il grande fiume Mississippi gli aveva sempre concesso. I presupposti per fare bene c’erano tutti.

Prima ancora di iniziare le prove ufficiali Jacopo ha fatto una scelta decisa: pescare solo nella Pool 8 (il tratto di campo-gara mediano tra la 7, più a monte e la 9, più a valle) per le difficoltà che avrebbe potuto incontrare nell’attraversare le grandi “chiuse”, dove la precedenza è dovuta alle immense chiatte commerciali che da sempre navigano sul Mississippi.

Scelta che a posteriori risulterà sbagliata perché la gara è stata vinta nella Pool 7.

Prove ufficiali

Nel primo giorno di prove Jacopo ha dovuto fare numerosi tentativi per capire lo stato delle acque e trovare le tecniche migliori. Ad esempio, nonostante il momento stagionale favorevole e la presenza di immense distese di erbai adatti a questa tecnica, ha preferito scartare la pesca a rana perché con il livello basso del fiume (come era in quel momento) gli spot si contraevano infittendo le piante acquatiche e rendendo la cattura di bass di taglia più difficile.

Nella ricerca di altri pattern Jacopo trova una pietraia sommersa, una sorta di “pennello” obliquo al corso del fiume con una nutrita scuola di smallmouth. Che comunque preferisce lasciare tranquilla per i giorni di gara.

Nel proseguimento della giornata, trova e prova diversi spot e alla fine totalizza una quota da circa 11 libbre, non male per aver pescato molto in giro. Nello stesso tempo stima che per fare bene ce ne vorrebbero almeno 13 o 13 e mezzo al giorno e per vincere almeno 16.

Nel secondo giorno di pratica Jacopo ha ripetuto un po’ l’approccio del giorno precedente, girando e cercando, trovando situazioni promettenti, ma non troppo certe di catture importanti. E la giornata si chiude ancora con una quota da 11 libbre.

Nel terzo ed ultimo giorno, Jacopo deve quindi chiudere le analisi e decidere una strategia di gara. Ha trovato quel “pennello” con la scuola di smallies, ha trovato una speedway (una specie di pescaia con un salto d’acqua moderato, ma con corrente) che tiene sicuramente pesce buono (anche se non è facile da raggiungere) e ci sono due situazioni quasi di “ripiego”, ma interessanti, molto vicino alla partenza: una zona di erbai e una serie di pontili.

Dopo la prima parte del giorno di prove ha già circa 12 libbre di quota, buona, ma non ottima e quindi decide di insistere nel cercare ancora il pesce di taglia. Ed in effetti ne trova diversi ed in situazioni svariate. Pesci veramente di taglia, anche fino a 4 libbre, e molti sulle 3, 3 e mezzo. Validi per una quota di circa 17 libbre! Sarebbe un ottimo inizio per la gara…

Gara

Unica condizione favorevole per iniziare la gara sugli spot migliori sarebbe quella di avere un numero di partenza alto e invece Jacopo è costretto a partire con il 110esimo. Che fare dunque?

La scelta cade sullo spot del “pennello” dove però ci sono già due barche seppur posizionate male. Jacopo si infila correttamente tra le due e cala le ancore di basso fondale per rimanere nel giusto assetto.

Le catture iniziano subito con la tecnica della piccola swimmbait di gomma e mentre gli altri contenders non prendono nulla Jacopo ha già una quota da 10 libbre circa, e un alto numero di catture (20 pesci circa, anche se non grossi). Dopo un po’ l’attività diminuisce sensibilmente, non circola più pesce foraggio di buone dimensioni e di conseguenza iniziano a cacciare smallmouth di taglia inferiore. Così Jacopo decide di cambiare spot spostandosi verso la “speedway”.

Qui dopo un’ora e mezzo circa riesce a cambiare solo un pesce migliorando di poco la quota. E allora si sposta ancora verso i pontili, vicino alla partenza.

Pescando “alla Gallelli” e cioè lanciando in buchi impossibili, riesce a migliorare fino a 12 libbre. Poi anche in questa zona le mangiate diminuiscono e Jacopo pensa di tornare sul “pennello” senza però ottenere nulla di buono.

La giornata finisce qui in e pesatura porta 12 libbre e mezzo per un discreto 49° posto in classifica. Per rientrare nel taglio a 50 il Day 2 sarà determinante.

Ma quale strategia attuare per migliorare ancora la quota?

Jacopo decides to fish the best spots from day one early in the day, in order to save the wild card spots for the end.

Jacopo decide quindi di approcciare i posti migliori del primo giorno nella prima parte della giornata per poi tenersi degli spot “jolly” per la seconda parte. Inizia quindi sul “pennello”, ma senza fortuna… la scuola degli smallies delle prove non c’è più. Decide allora di spostarsi verso valle su pattern simili.

E pescando con un piccolo lipless lanciato con canna da spinning riesce a fare ben presto una quota da oltre 10 libbre. Quando gli attacchi degli smallmouth cominciano a diradarsi si infila in un piccolo ramo laterale che aveva segnato in passato. Con la piccola swimmbait di gomma migliora subito la quota di 2 libbre e mezzo circa, ma sfortunatamente slama anche il pesce migliore della giornata, probabilmente oltre i due chili…

Finito il giro nel ramo laterale si sposta di nuovo sul “pennello” sperando ancora di trovare la scuola dei grossi smallies attiva. Ed infatti trova una bella mangianza, ma a una settantina di metri dal punto esatto in cui si trova la sassaia sommersa. Lanciando sempre il piccolo lipless infila diversi pesci belli e migliora ancora la quota di un po’. Quando anche gli attacchi all’artificiale diminuiscono cambia approccio e inizia a pescare a gomma. Buona scelta, che gli procura ancora pesci discreti e il miglioramento della quota fino a 14 libbre.

A questo punto Jacopo decide di rientrare per la pesatura, prendendosi qualche minuto di anticipo, anche perché la quota sembrerebbe bastare per rientrare nel taglio a 50.

Meno male che partendo un po’ prima, riesce a rientrare per la dichiarazione del peso appena 2 minuti prima dello stop. Ancora una volta il motore a scoppio gli ha dato problemi mettendosi in “protezione” e non sviluppando velocità oltre i 50km orari.

Messo il motore in mano ai meccanici Jacopo si gode comunque il passaggio al Day 3 e la possibilità, se non di vincere… (ormai i distacchi dalla vetta della classifica sono sensibili), di piazzarsi o nella top ten (ma ci vorrebbero almeno 16/17 libbre) o almeno nei primi 30. A parte i problemi tecnici, le sensazioni sono buone e l’aver recuperato posizioni in classifica dal 49° al 28° posto fanno ben sperare.

Nel Day 3 Jacopo inizia con il “ripasso” degli spot che gli hanno dato pesci buoni. Sul pattern del “pennello” e nelle vicinanze però non sente niente. Si sposta quindi sul ramo laterale e qui invece, in un punto in cui la corrente sbatte contro una parete rocciosa, trova una scuola di smallmouth in attività.

Ne prende qualcuno a misura pescando a soft swimmbait, ma poi cambia tecnica ed inizia a lanciare un verme innescato wacky.

Dopo un po’ ha una quota da 9 libbre circa, con solo due pesci da tenere ed altri appena a misura. Ancora non ci siamo…

Si riporta in zona “pennello” e migliora di una libbra con un pesce discreto. A questo punto deve tentare il tutto per tutto cercando di portare in barca dei pesci interessanti utilizzando tutta la sua capacità nel lancio di precisione.

La sponda con i pontili che già aveva pescato nel Day1 si presta perfettamente a questa soluzione. Con grande precisione, quindi, Jacopo riesce a infilare la montatura neko nei pertugi che si creano tra le strutture dei pontili stessi, le cime tese degli ormeggi e altri mille ostacoli tipici di questi pattern.

Peccato che non ci sua stata la telecamera a bordo perché sarebbe stato bello poter vedere i lanci “impossibili” che Jacopo riesce a fare. Di cui io sono stato spesso testimone, come nel lago di Garda, ormai diversi anni fa.

Alla fine mette nel livewell una buona quota da 12 libbre e mezzo (totale… ), che lo posiziona al 26° posto e gli consegna in mano un assegno da 10.000 dollari.

Soddisfazione mista a rammarico accompagnano Jacopo verso la prossima gara sul Saint Lawrence river. E noi saremo con lui, almeno col pensiero.

Attrezzatura usata:

Neko rig

13 FISHING ENVY BLACK III spinning rod, 6’10”, and rated for 3/8oz. with Fast Action.

Spinning reel laoded with Sufix X8 braid (15 lb test), with a 14 lb Fluorocarbon Sufix Advance leader.

BKK Predator hook W.G. #1 tipped witha 5” Sligo Molix (green pumpkin).

 

Per la Soft Swimmbait

13 FISHING ENVY baitcaster, 7’6” and rated 1- ¼ oz. Medium Heavy/ Extra-Fast action.

CONCEPT C2 casting reel. Gear ratio 7:5:1 , loaded with Fluorocarbon Sufix Advance (14 lb test).

BKK Titan 1.0 hook tipped with a 3” swimmbait.

Piccolo Lipless

Per la pesca con il piccolo lipless della Rapala, Rip’n Rap in colorazione naturale, Jacopo ha utilizzato la canna da spinning, visto il peso esiguo. Montando sul mulinello il trecciato Sufix X8 da 15 libbre ed un finale in Fluorocarbon Sufix Advance da 10 libbre.

Segnalo con piacere la volontà di Jacopo di salutare il suo amico Tom Monsoor che alla veneranda età di 73 anni si è piazzato sul terzo gradino del podio con una gara magistrale, scalzando dalle prime posizioni angler ben più giovani ed atletici di lui. Bravo Tom!

Bravo, Tom!

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Autore

Michele Fanfani
Michele, 60 anni, fiorentino come Jacopo, lo ha seguito durante tutte le fasi del suo percorso sportivo in Italia e lo ha accompagnato in America per iniziare la carriera da professionista. Ha ottenuto diversi successi pescando in coppia con Jacopo, ma soprattutto ha ideato e realizzato il magazine italiano Bassfishing e la pubblicazione “I segreti del bassfishing”. Attualmente segue Jacopo costantemente ed è ideatore e amministratore del Fans Club “Curva Gallelli”.