08
Mar

La prima volta a Clarks Hill

Di

Michele Fanfani

Ancora una volta Jacopo salta in un nuovo lago in cui non ha ancora mai pescato:

si tratta della diga J. Strom Thurmond sul fiume Savannah o lago di Clarks Hill.

Per la seconda tappa del MLF Tackle Warehouse Invitationals Jacopo deve quindi inventarsi una strategia di gara basandosi solo sulle prove ufficiali.

Anche in questo caso si è di fatto trovato di fronte alle mutevoli condizioni del meteo che in prova avevano presentato il lago con acqua torba, da pescare principalmente a Chatterbait (con ottimi risultati), ma che in gara gli facevano trovare acqua più chiara, non così adatta a quella tecnica che Jacopo ama molto.

Nel Day1, condizionato ovviamente dai buoni risultati ottenuti con la Chatter, anche se non si presentavano più le condizioni di acqua migliori, per almeno un’ora Jacopo ha pescato intensamente sperando almeno di smuovere anche solo un pesce bello.

Non facendo nessuna cattura ha deciso quindi di cambiare radicalmente approccio “skippando” una pencil bait di gomma, innescata wacky, in prossimità delle punte dei cespugli che emergevano dall’acqua o in strutture simili.

La presentazione con l’innesco wacky, racconta Jacopo, si rendeva indispensabile per non spaventare troppo i pesci che stazionavano in quei pattern di acqua piuttosto bassa e chiara.

In questo modo realizza subito un bel 3 libbre e dopo poco un 2-5.

E nel proseguimento della giornata chiude la quota con quasi 16 libbre.

Prova anche altre parti del lago, ma le trova sempre presidiate da altri concorrenti, quindi lascia il campo pensando anche al giorno successivo di gara.

Questa ottima pescata lo porta al 20° posto in classifica, il che fa veramente ben sperare anche per il secondo giorno.

Così Jacopo inizia il Day2 ripetendo l’approccio del giorno precedente.

Ma le condizioni sono un po’ cambiate e la pesca con innesco wacky sembra non rendere come sperava.

In ogni caso dopo alcune ore chiude la quota, ma con pesci veramente piccoli e che non supera le 6 libbre.

Cercando allora un nuovo approccio tenta la pesca a vista sui nidi.

E trova in effetti una bella femmina che però non riesce a portare in barca.

Non soddisfatto di questo andamento della sua gara Jacopo decide allora di andare a cercare acqua ancora torba per tentare con la Chatter.

La navigazione è lunga e gli porta via tempo prezioso, così quando raggiunto il nuovo spot lo trova già pieno di barche, decide di tornare indietro per tentare ancora tra le piante sommerse. Ancora tempo perso, e tensione che aumenta.

Sarebbe un peccato non sfruttare la ventesima posizione per entrare nella qualifica per il terzo giorno…

Cambiando allora approccio e pescando più peso, con un jig, riesce quindi a cambiare 2 pesci, ma la quota non sale di molto.

Il pesce in quel momento preferiva un’esca pesante “shekerata” sul fondo piuttosto che un verme quasi sospeso. Peccato averlo capito troppo tardi!

All’ultimo minuto, già in prossimità del rientro, Jacopo lancia sotto un alberello affiorante, sente una bella mangiata e ferra. Ma anche questa volta non è un pesce che serve.

Così porta in pesatura solo 8-12 libbre, non sufficienti per rientrare nel taglio a 50. E con un totale di 24-08 libbre si piazza solo al 69° posto.

Attrezzatura usata.

Per la pesca a Chatterbait : 13 FISHING “New Prototype” MUSE casting rod 7’4” feet long by 3/4oz., abbinata ad un mulinello CONCEPT C2 7.5:1 casting reel imbobinato con 17 lb Sufix Advance Fluorocarbon. 

Per la pesca con montatura Wacky: 13 FISHING ENVY spinning rod, 6’9″ power 3/4oz. Azione Fast, ma anche un po' parabolica.

Sul mulinello da spinning era montata una treccia Sufix da 15 libbre (0,128 di diametro) con un finale in fluorocarbon Sufix Advance da 14 libbre.

Amo BKK Predator/WG weedless 2.0 innescato con un verme da 5” tipo Senko.

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Autore

Michele Fanfani
Michele, 60 anni, fiorentino come Jacopo, lo ha seguito durante tutte le fasi del suo percorso sportivo in Italia e lo ha accompagnato in America per iniziare la carriera da professionista. Ha ottenuto diversi successi pescando in coppia con Jacopo, ma soprattutto ha ideato e realizzato il magazine italiano Bassfishing e la pubblicazione “I segreti del bassfishing”. Attualmente segue Jacopo costantemente ed è ideatore e amministratore del Fans Club “Curva Gallelli”.